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Analisi acque

Analisi acqua a Genova

Gruppo Egea è specializzata nell’analisi dell’acqua potabile presente nei condomini, al fine di verificare che non ci sia alcuna traccia di organismi o sostanze che possano rappresentare un pericolo per la salute dell’uomo. Le acque destinate al consumo umano, infatti, devono risultare salubri e pulite. Per soddisfare i requisiti minimi, i valori di parametro devono essere rispettati tanto nelle acque fornite da una rete di distribuzione, che fuoriescono dai rubinetti, quanto nelle acque fornite da una cisterna. Gruppo Egea si occupa dunque della valutazione di tutti i parametri secondo quanto stabilito dalla legge, mediante l’analisi dell’acqua dal punto di vista chimico fisico e batteriologico.

Analisi chimica e batteriologica dell’acqua

Con l’analisi chimica e batteriologica dell’acqua eseguita dal Gruppo Egea viene individuata l’eventuale presenza di batteri fecali (coliformi), rappresentati da escherichia coli e klebsiella pneumoniae. Affinché l’acqua possa essere definita potabile, è necessario che i valori dei coli coliformi totali, fecali e streptococchi fecali siano pari a 0. Questo tipo di indagine risulta quindi fondamentale per individuare qualsiasi elemento inquinante che, se presente in quantità eccessiva, può provocare notevoli danni alla salute.

I valori che Gruppo Egea tiene in considerazione per l’analisi chimica e batteriologica dell’acqua sono:

  • DUREZZA: parametro che indica il contenuto in sali di calcio e di magnesio, solubili e insolubili. Le acque “dure” provocano fenomeni di incrostazione, non sono idonee al lavaggio con i saponi tradizionali. L’assunzione giornaliera può provocare l’insorgenza di calcolosi e di altre calcificazioni patologiche.
  • PH: il potenziale idrogeno esprime la natura acida, neutra o alcalina di un’acqua o di qualunque liquido. Un Ph acido (7), l’acqua presenta caratteristiche incrostanti.
  • BATTERI: sono microrganismi unicellulari normalmente presenti in natura e non dannosi. Altri, invece, patogeni (coliformi e streptococchi) derivano da un inquinamento esterno, raggiungono le falde acquifere, causando situazioni che possono risultare dannose per il nostro organismo.

L’analisi dell’acqua nei condomini comporta anche la valutazione di specifiche sostanze, tra cui:

Ammoniaca:

la sua presenza è indice d’inquinamento da materiale organico. Concentrazioni superiori possono indurre effetti secondari indesiderati: odori e sapori sgradevoli, incrostazione / corrosione delle tubature.

Nitrati:

prodotto finale dei processi di ossidazione biologica dei composti azotati (indice d’inquinamento passato). Con una quantità superiore al limite fissato non può essere usata per l’alimentazione dei bambini fino a 1 anno e di soggetti debilitati, in quanto può insorgere la metaemoglobinemia (diminuzione del trasporto di ossigeno ai tessuti). Concorrono alla formazione di nitrosammine cancerogene.

Nitriti:

la presenza dello ione nitrito in un’acqua viene assunta come indice d’inquinamento recente. Sono sostanze pericolose poiché possono provocare, nei bambini di età inferiore a 1 anno la metaemoglobinemia: una grave forma morbosa, che può avere anche esito mortale. Concorrono alla formazione di nitrosammine cancerogene.

Cloro:

aggiunto all’acqua sotto forma di cloro gas o come ipoclorito durante i trattamenti per la potabilizzazione. La clorazione però impartisce all’acqua proprietà organolettiche non gradevoli sia per la presenza del cloro in eccesso, sia per la formazione di clorofenoli che sono tossici e sospetti di azione cancerogena.

Cloruri:

costituenti comuni dei liquidi biologici. E’ opportuno verificare nel caso di alti valori di questo ione, che non derivi da contaminazione con liquami, soprattutto urine. L’assunzione di acqua contenente elevate concentrazioni di cloruri è sconsigliabile nei soggetti a rischio o affetti da ipertensione arteriosa.

Ferro:

metallo non tossico e non nocivo, ma se contenuto in quantità rilevante impartisce pigmentazione giallo-bruna all’acqua stessa. Spesso proviene dai tubi metallici delle condotte, ma anche dagli scarichi industriali. La sua deposizione sui tessuti comporta fibrosi dei pancreas, diabete, cirrosi epatica.

Per quanto riguarda l’analisi chimico fisica, Gruppo Egea si occupa di controllare i 4 parametri principali:

Residuo fisso: 1500 mg/l

Indica la quantità dei minerali residui presenti dopo aver portato l’acqua ad evaporazione. 

Ph: 6,5 > 8,5

Indica la concentrazione di ioni di idrogeno.

Temperatura: tra i 5 e i 10 C°

Indica la condizione termica alla sorgente, che deve essere piuttosto bassa.

Conducibilità elettrica: non oltre i 2500 µS/cm a 20°C

Indica il contenuto di sali disciolti nell’acqua sotto forma di ioni carichi, che consentono il passaggio della corrente nell’acqua.

Analisi legionella nelle acque

Gli interventi eseguiti da Gruppo Egea comprendono anche l’analisi di legionella nelle acque presenti nei condomini, una valutazione indispensabile per garantire la salute delle persone che vi abitano all’interno. La legionella è un batterio gram-negativo aerobio, di cui se ne conoscono più di 50 specie: la sua forma più grave è la pneumophila. Le legionelle giungono negli impianti idrici degli edifici e nelle piscine dai bacini o le condotte in cui si trovano originariamente, causando la legionellosi. Il rischio che rappresentano per la salute dell’uomo è elevato, in quanto possano provocare la legionellosi: una malattia che colpisce principalmente il sistema respiratorio. In questo caso, il batterio si diffonde inalando acqua contaminata, diventando particolarmente pericoloso quando raggiunge i polmoni. Il rischio di contrarre la legionella è assai sottovalutato tanto quanto i danni che causa, dal momento che può portare anche al decesso. Per questo motivo è fondamentale rivolgersi agli specialisti del settore per una periodica analisi della legionella nelle acque.

Amministratore di condominio: obblighi e responsabilità

Il D.Lgs n. 31/2001, modificato dal D.Lgs n. 27/2002, estende all’amministratore di condominio la responsabilità dell’igiene dell’acqua somministrata nel condominio dal punto di consegna da parte del pubblico distributore fino al rubinetto.

Qualora le acque non siano conformi ai valori fissati dalla legge, l’Azienda Sanitaria Locale può disporre che siano prese misure appropriate per eliminare il rischio e informare i consumatori consigliandoli sui provvedimenti e i comportamenti da adottare. In questo caso, è quindi consigliabile che l’amministratore di condominio richieda controlli periodici per verificare la qualità dell’acqua, specie se gestisce condomini che ospitano strutture aperte al pubblico quali bar, ristoranti, attività commerciali, studi medici, ecc. 

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Normativa sull’acqua potabile
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Nel caso in cui l’organo di vigilanza dovesse riscontrare la presenza agenti inquinanti e non conformi alla normativa sull’acqua potabile, sono previste sanzioni da € 5.164,00 a € 30.978,00. È previsto quindi, per tenere costantemente sotto controllo la qualità delle acque e, poter intervenire in caso di parametri fuori dalla norma, n° 1 un prelievo annuale in cui verranno analizzati i parametri chimici e microbiologici previsti dall’Allegato 1 del D. Lgs. 21/2001. Il prelievo verrà effettuato in punti diversi anno per anno, intervenendo preferibilmente negli appartamenti posti al piano terra, al fine di avere una valutazione complessiva dell’impianto di distribuzione dell’acqua. Ogni Stato ha i propri parametri per stabilire quando l’acqua è potabile e quindi adatta al consumo umano, alla base deve essere priva di batteri e virus, e sono stabiliti i valori minimi e massimi di ciascun elemento chimico. Sono l’analisi batteriologica e l’analisi chimico fisica a stabilirne la potabilità.

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